L'attesa



Questa settimana il Milan sfiderà il Napoli, per i quarti di Champions.

Leggo i giornalisti che dicono che per le casse societarie è molto più importante qualificarsi per la Champions dell'anno prossimo, e che le partite a cui prestare davvero attenzione sarebbero quelle del campionato. Anzi, uscire prima sarebbe un vantaggio, così da concentrare tutti gli sforzi.

Sarà anche vero ma io da milanista voglio sognare, anche a costo di non partecipare l'anno prossimo. Da quando il Milan di Sacchi dimostrò che anche il Real Madrid si può battere, in un tempo in cui anche solo immaginarlo pareva impossibile, nulla deve essere precluso ai sogni di un tifoso rossonero. Per cui focus sulla Champions, con tutte le nostre forze. In campo non ci va la storia, ma un pochino sì. Incrociamo le dita e speriamo.

Avrei voluto farlo da San Siro ma per un quarto di finale spendere 70 euro per terzo anello blu a salire mi pare davvero un'esagerazione. Così è troppo. Meglio il divano di casa. Ci ripensiamo in caso di semifinale, a meno che le 70 euro non diventino 140. Tutto ha un limite.

Sulla formazione, tutto sembra definito. Speriamo nel vero cuore rossonero Tonali, nel talento viziato Leao, nel trottolino del Real Diaz e nella freccia Theo.

Il primo è il motore pulsante del milanismo. Il secondo io spero si metta in mostra per alzare il prezzo così da venderlo in estate, dato che è quello che ambo le parti vogliono. Leao è un potenziale campione che deve monetizzare il proprio valore quanto più possibile oggi, a prescindere dal Milan. Poco importa se non giocherebbe titolare in nessuna grande d'Europa, parlo di top team. Come Kessie del resto. Pensano tutti che una buona stagione in serie A apra loro le porte della gloria. Stiamo vedendo: chi va via gioca spezzoni qua e là, in coppa del Re. Vadano, almeno abbiamo un po' di soldi per comprare qualcuno che possa essere di supporto ai titolari. Il terzo lo riscatterà il Madrid per poi metterlo sul mercato al miglior offerente. Speriamo sia il Milan, magari supportato dalla volontà del ragazzo. Se perdessimo anche lui, sarebbe un problema anche perché se l'alternativa è l'attuale De Katelaere, che pesce fuori d'acqua è dire poco, avremmo solo scommesse l'anno prossimo. Ed infine Theo, unico giocatore con Maignan secondo me davvero pronto per squadre super, con qualche difetto da smussare, ovvero la tendenza ad essere colpito da proiettili dalla tribuna, o a pensare più al colore della tinta o al prossimo tatuaggio. Però non si può avere tutto.

Al futuro ci penseremo. Di Maldini mi fido, specie di quello che mette al suo posto Spalletti. Tra qualche giornata spero faccia lo stesso con Mourinho, emblema dei personaggi lamentosi e polemici, sempre pronti a gridare al complotto e a protestare per ottenere favori o a lanciare linee di abbigliamento col marchio delle manette. Io spero vada presto a fare il commentatore per lo Sky del Portogallo. Ormai è quello il suo posto, anche perché le sue squadre giocano un calcio obbrobrioso.

Forza Milan, e forza Benfica.


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